Sono medico da quasi 40 anni: studio e pratico con passione la Medicina Omeopatica da allora, la insegno da una trentina di anni avendo sviluppato un mio personale approccio fondato sul pensiero della complessità.
Ho collaborato e collaboro con le più importanti scuole di Omeopatia internazionali, ho scritto e sto continuando a redigere diversi testi nella speranza di condividere la mia esperienza con colleghi di tutto il mondo.
Sono impegnato nella ricerca clinica e nello sviluppo di software che ci permettano di espandere e organizzare al meglio l’enorme eredità dei colleghi che ci hanno preceduto e di quelli seri impegnati a fare crescere questa meravigliosa arte medica.
Credo che la Medicina sia UNA, che ogni medico abbia il dovere di interpretarla secondo la sua esperienza e curiosità, crescendo insieme ai suoi pazienti nel praticarla, confrontandosi continuamente con altre branche del sapere, non dimenticando mai il primum non nocere e il piacere di pensare.
Lavoro a Bologna e Castel del Piano (Grosseto).
Per maggiori informazioni sulla mia attività visita le pagine di questo sito.
“Dott. Massimo Mangialavori – medico omeopata”
Scopo di questo sito è informare i colleghi e gli interessati in merito alle attività editoriali, culturali, formative e informative del Dott. Massimo Mangialavori. Troverete informazioni sul Metodo della Complessità in Medicina Omeopatica, l’approccio originale concepito da Mangialavori e sviluppato in questi ultimi 20 anni grazie al contributo e all’esperienza clinica di parecchi omeopati. Un modello di Medicina Omeopatica illustrato attraverso conferenze, lezioni di materia medica su singoli rimedi e famiglie omeopatiche, casi clinici con un lungo follow-up, articoli, testi.
“Ritengo un fatto assodato che la storia della medicina sia iniziata con l’uomo, ogniqualvolta un “sofferente” cerchi un rimedio: in qualcosa, in qualcuno, in qualcuno che suggerisca qualcosa. Questa interazione dinamica si esprime comunque in un effetto terapeutico che siamo ben lontani dall’avere compreso fino in fondo e che riguarda la Medicina, tutta.”